Alice Valenti: storia, emozioni, modernità
Dalla pittura popolare del carretto siciliano ad un linguaggio espressivo libero e originale
Sono un’ex-bambina innamorata del gioco e della magia dell’arte.
Laureata a Pisa in Conservazione dei Beni Culturali, ho iniziato il mio apprendistato pittorico nell’ultima bottega di carretti della Sicilia Orientale, quella del Maestro Domenico Di Mauro. Un luogo dove il tempo si misurava diversamente, e il carro era un’alchimia di colori e storie dipinte su legno e ferro, magnificamente lavorati, in grado di incarnare l’identità di un popolo e la sua potenza immaginifica.
“Per quanto egli fosse coraggioso gli piaceva di mettere il suo piccolo convoglio sotto alla protezione dei santi; allora chiese al pittore del paese di dipingere sulle fiancate del carro qualche immagine sacra”
Tra le pochissime donne ad ereditare questa antica e complessa arte decorativa, il Maestro mi diceva sovente: “Tu ti laureasti cca, in Via Tito 8”, sorridendomi con i suoi occhi di brace.
Durante gli anni trascorsi in bottega ho approfondito autonomamente altri aspetti dell’arte popolare siciliana: l’Opera dei pupi, gli ex-voto, i cartelloni dei cantastorie, i finimenti dei cavalli bardati a festa, le latte delle alici sottosale, l’arte dei maestri d’ascia e delle barche dipinte, andando in cerca delle botteghe ancora esistenti sul territorio.
Un viaggio esaltante alla scoperta delle nostre radici.
La Sicilia è un’isola, la Sicilia è un continente.
Dalla rielaborazione delle tematiche folkloristiche e del patrimonio collettivo che ci portiamo tutti dentro, più o meno consapevolmente, nasce Il mio linguaggio espressivo, che si avventura in giocose combinazioni strizzando l’occhio alla Pop Art.
La leggerezza e l’ironia sono magnifici strumenti per raccontare la poesia delle cose e svelare aspetti insoliti del reale.
Alice Valenti, artigiana del proprio tempo
Siamo in un borgo marinaro Aci Trezza, in Sicilia.
Dall’orizzonte dal denso paesaggio ambientale, si approda alla primordiale costiera lavica, nel ventre di un centenario cantiere portuale, in uno scenario d’ispirazione millenaria, di lotta fra conquista e dominio, fra vincitori e vinti. Originale interprete del patrimonio iconografico isolano, Alice si è servita dell’approccio artistico come pratica spontanea per indagare lo spazio aperto, in questo caso, quello antropizzato del centenario cantiere navale Rodolico. In qualità di moderna pincisanti, dal 2016 Alice vive il cantiere come campo d’azione, d’impegno artistico, di esercizio e invito all’opera. (Giulia Piccione)
Il progetto Spiranza – una barca dipinta e un documentario con la regia di Riccardo Napoli e Vincenzo Drago – nasce nel 2017 dall’incontro dell’artista con i maestri d’ascia Rodolico di Acitrezza, una famiglia dalla storia antica e travagliata, la cui parabola è il simbolo del costante duello tra modernità e tradizione, tra vincitori e vinti.
Spiranza è un’opera pubblica, corale, civica.
Da tutti visibile e indissolubilmente connessa a questo tratto di mare, in essa si incarnano le voci, i saperi, le speranze e le emozioni di una comunità.
Opera civica, in quanto espressione di un segmento importante dell’identità economica e storica locale, che vede nella barca un mezzo di trasporto e di sostentamento – così come fu per il carretto, di cui l’artista è profonda conoscitrice e originale interprete – ma anche una summa di significati universali del sentire di un popolo e dell’umanità tutta.
Alice Valenti racconta la sua poetica e le sue esperienze per mezzo delle sue opere, tracce di vita ed espressione di importanti collaborazioni.
Al suo attivo numerose mostre e collaborazioni con professionisti e aziende nel campo del design, del cinema, del food, tra cui le etichette per Averna Limited Edition e i Frigoriferi d’Autore Smeg-D&G.
"La mia pittura è una sfida a singolar tenzone con il kitch"
Press
Una raccolta di quotidiani e interviste che raccontano Alice Valenti e la sua arte decorativa. Nell’area PRESS troverai tutte le news, interviste, premi e riconoscimenti per questa artista così eclettica e unica nella sua ricerca della tradizione iconografica popolare siciliana.
Il suo impegno in interventi di arte pubblica a Catania, il Progetto Spiranza che dal 2016 porta avanti con dedizione per lo storico Cantiere Navale Rodolico, le interviste con magazine italiani.